C'era una volta una bambina che si chiamava Sara.
A lei piacevano tanto le bambole e i lustrini nei vestiti; non vedeva l'ora di poter scrivere la lettera a Babbo Natale per chiedergli di trovare sotto l'albero la bambola Milù. Era una bambola bellissima, con lunghi capelli biondi, il vestito luccicante e teneva stretta tra le mani una bacchetta magica.
Il tempo sembrava non passare mai finchè un bel giorno la mamma le disse che era arrivato il momento di scrivere la lettera a Babbo Natale.
Col cuore gonfio di gioia Sara prese la carta più bella, la busta più bella e la penna più bella per scrivere l'amata lettera.
La mamma le suggerì di chiedere a Babbo Natale di ricevere le scarpe per l'inverno ma Sara voleva Milù e si mise a strillare così forte che la mamma si tappò le orecchie!
Arrivò la notte di Natale e Babbo Natale lasciò sotto l'albero un grande pacco infiocchettato con scritto sopra "Per Sara".
Quando Sara si svegliò, si precipitò a scartarlo facendo mille gridolini di gioia e, quando vide la bambola Milù, saltò di gioia per tutta la casa.
Portava sempre con sè la bambola Milù, non se ne separava mai anche quando, col papà, andò a trovare la nonna che abitava poco lontano.
Dopo la visita alla nonna, il papà la porto alla giostra dei cavalli che girava e girava tra mille luci e suoni; cammina e cammina...le scarpe di Sara si ruppero. Due buchi sotto le suole le fecero sentire improvvisamente freddo ai piedini e, alla fine, si bagnò le calze mano a mano che la poca neve caduta si scioglieva sotto le sue scarpe.
Sara era a disagio, infreddolita e sempre più triste. Non poteva correre con quelle scarpe, non poteva saltellare con i suoi amici con quelle scarpe...e guardò Milù che non le sembrò più così tanto luccicante.
Le venne la febbre; Sara vedeva dalla finestra i bambini costruire un bellissimo pupazzo di neve, ridere e corre sotto una fitta nevicata.
Milù finì in un angolo della stanza, mezza nascosta da Cocco, un coccodrillo verde di pelouche, e da Bombo, un orsacchiotto senza una zampa.
Babbo Natale vide tutta la storia e, sapendo che Sara aveva capito che le scarpe nuove sarebbero state utili, chiese aiuto alla Befana.
La Befana non se lo fece dire due volte e, accanto a una calza piena di dolci, posò un bel paio di scarponcini.
Sara finalmente guarì e con i suoi scarponcini caldi passò ore e ore a ridere e scherzare con i suoi amici...tirandosi palle di neve.
Scritto da: Vania Vio
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